Caltanissetta – Dall’inferno dell’Ucraina al cuore del Vallone per ritrovare pace, un po’ di serenità e anche un lavoro. È un dei piccoli grandi miracoli della corsa alla solidarietà scattata a favore dei profughi che fuggono dal violento attacco russo che sta seminando morte e spargimento di sangue d’innocenti.
È la storia – dolorosa guardandosi alle spalle, ma carica di speranza con un occhio al futuro – di Anna, un’infermiera ucraina in fuga dal suo Paese.
Ma a Campofranco ha trovato ospitalità e pure un lavoro, almeno per il momento. Si perché potrà tornare a fare il suo mestiere all’hub vaccinale di Campofranco. E lì ci sarà posto per altri cinque parasanitari che arriveranno dalle stesse zone dilaniate dalla guerra.
Lei, Anna, quarantenne che adesso ha ritrovato un po’ il sorriso, è tra gli oltre cinquanta profughi fuggiti da bombe e razzi che piovono sulle città e che sono arrivati in Sicilia grazie alla missione umanitaria “Favara for Ukraine”.
Missione che ha acceso tanti altri gesti di solidarietà, Come quello della catena Autogrill che ha offerto la cena a tutti i profughi in arrivo e ai loro accompagnatori.
«In questi ultimi anni – ha raccontato Anna al suo arrivo in Italia – non ho esercitato il mio lavoro, quello d’infermiera, perché nel mio Paese perché pochissimo… sono felice di avere una nuova occasione per rimettermi in gioco , farò del mio meglio».
Questo sito utilizza cookie funzionali e script esterni per migliorare la tua esperienza. È possibile modificare il tuo consenso in qualsiasi momento. Le tue scelte non influiranno sulla navigazione del sito.OkNoPrivacy policy