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Istituzionalizzata l’Associazione S. Pasquale di Baylon APS

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Mussomeli – La Congregazione di S. Pasquale viene istituzionalizzata e, con atto notarile, formalizzata coma Associazione S. Pasquale di Baylon APS. Una realtà, quella dei pastori e della sua congregazione, antica come la storia del nostro paese e che, fin dagli albori, ha sentito l’esigenza di raccogliersi in un sodalizio che rappresentasse il loro status sociale, riunendo le maestranze della stessa categoria per l’adempimento degli atti di culto. E riprendendo un’usanza lasciataci dagli Arabi che, in Sicilia, avevano una moschea per ogni corporazione d’arte. Non per niente, infatti, in epoca storica, abbiamo notizie di sodalizi che andavano sotto il nome di Confraternita, Compagnia o Congregazione, con i dovuti distinguo fra le varie forme laicali di vita associativa, che comunque facevano capo sempre ad una chiesa. Quella dei santi Gioacchino e Anna, nel caso di specie, ai più nota come Chiesa dei Monti. Dove era già “funzionante” una confraternita col nome di “Monte di Pietà”. Ora, facendo un salto più o meno di quattro secoli e tornando ai nostri giorni, o comunque un poco più indietro, è stata sempre priorità di tale congregazione quella di curare meticolosamente la festa del venerato santo, il mistico spagnolo dell’Ordine dei Frati Minori, proclamato santo nel 1690 da papa Alessandro VIII e protettore non solo dei pastori ma anche dei cuochi e dei pasticceri. Di fatto, la festa del mistico di Torrehermosa ha sempre visto riunire la comunità attorno a pentoloni fumanti di ricotta col siero e vassoi di cannoli, rigorosamente con la ricotta. Ogni variante è blasfemia! Poi ha subìto una battuta d’arresto ma è stata ripresa nel ’97 da alcuni promotori. Tanti e tanto devoti sono i fratelli che, ad oggi, si riconoscono sotto le sacre insegne, col fermo proposito di mantenere una tradizione religiosa e folcloristica. E, per questo, animati dal fervore tipico solo di chi è abitutato a fare i conti con la terra e con gli animali, hanno deciso di mettere nero su bianco. Anche in previsione dell’imminente festa che, quest’anno, verrà celebrata il 4 e  5 maggio- S. Pasquale ricorre, in verità il 17- ovvero, come sempre, il primo sabato e  la prima domenica del mese, preceduta dal venerdì e dal sabato, come giorni di festa e di triduo. Per l’occasione è stato scelto un presidente giovanissimo, Alessandro Noto, studente di odontoiatria, affiancato dal vice, Giuseppe Fasino; dal segretario, Giuseppe Ginex; dal tesoriere, Giuseppe Sapia; dai consiglieri, Giuseppe Alio, Giuseppe Messina Lo Manto, Giuseppe Scarantino e Daniele Mantio. “Un ringraziamento particolare voglio farlo al direttivo uscente e, soprattutto al presidente, Calogero Messina Lo Manto, che tanto si è adoperato per fare riprendere, nel ’97, la festa, ormai da anni associata alla Sagra della ricotta e del cannolo”, così il neo presidente che ci tiene anche a sottolineare, fra sacro e profano, “quanto difficile sia questo momento storico per gli agricoltori, a causa delle nuove disposizioni imposte dalla Comunità europea”. Anche e soprattutto in quest’ottica è stata scelta la forma dell’APS, associazione di promozione sociale, per potere attuare la promozione dei propri prodotti enogastronomici, laddove alle restrizioni europee si sommano le intemperanze climatiche che non poco danno stanno provocando fra produttori e consumatori. Ad ogni buon conto, comunque, la tradizione continua anche quest’anno con il triduo e quindi benedizine dell’agnello e dei formaggi, il vespro e la sagra, da venerdì a domenica 5 maggio.

 

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