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La CGIL: “L’incontro di Caltagirone non sai l’ennesimo senza seguito, problemi della sanità non si risolvono con logiche di consenso politico”

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Mussomeli –  “Nel pomeriggio del 23.01.2023 si è tenuto l’incontro tra il Direttore Generale e le OO.SS. per affrontare la tematica relativa alle carenze di organico e la conseguente riduzione dei servizi erogati presso il presidio ospedaliero Maria Immacolata Longo alla presenza del sindaco di Mussomeli on. Catania”. Lo scrive la CGIL, in una nota a firma di Salvatore Cardinale e Alessandro La Marca, nella quale si legge: “Il Direttore Generale nel suo intervento ha illustrato ai presenti le novità relative al reclutamento dei medici extra UE, precisando che, in mancanza della normativa di riferimento, gli stessi non
potevano essere assunti nel 2022. Finalmente con il decreto emanato dall’Assessorato alla Salute lo scorso 5 gennaio, ultimate le procedure concorsuali si potrà procedere con l’immissione in servizio in tempi rapidi, presso le diverse UU.OO. dell’ospedale di Mussomeli. Alla domanda se detti medici, che precisiamo verranno assunti in base all’emergenza covid (scaduta oramai il 31/03/2022) e con un contratto avente come scadenza il 31/12/2023, saranno comunque mantenuti in servizio anche dopo tale data il D.G. ha detto che ci sono buone possibilità che questo avvenga. La problematica relativa alla carenza di anestesisti verrà invece fronteggiata con il reclutamento di anestesisti a gettone, con la stipula di contratti a professionisti che sono andati in quiescenza e con l’arrivo di specializzandi, che però potranno prestare servizio solo al S. Elia; tuttavia, il loro impiego presso il P. O. di Caltanissetta consentirebbe di impiegare gli altri medici del S. Elia per far fronte alle esigenze assistenziali dell’ospedale di Mussomeli. Per quanto riguarda il servizio di endoscopia digestiva, che a seguito della prossima quiescenza del dottore Bosco potrebbe non essere più garantito, il DG ha reso noto di aver già parlato con il responsabile del servizio endoscopia di San Cataldo affinché lo stesso provveda a garantite almeno due sedute alla settimana a Mussomeli, attività che potrebbe essere aumentata in relazione al volume di richieste dell’utenza. Abbiamo posto in evidenza la carenza di medici anche presso il poliambulatorio di Mussomeli (con particolare riferimento alla ginecologia e alla pediatria); anche in questo caso il DG ha assunto
l’impegno di provvedere al reclutamento di personale medico da destinare all’ex Inam. Per quanto riguarda la Pediatria ha reso noto che si è già insediata la commissione per esaminare le istanze che sono state presentate. A margine dell’incontro è stato affrontato l’argomento relativo alla situazione del personale ausiliario. A tal proposito, nel richiamare la nota della CGIL con la quale si chiedeva alla Direzione Generale di provvedere a corsi di riqualificazione per il personale in oggetto, abbiamo rappresentato che già altre ASP si sono mosse in tal senso, citando ad esempio l’ASP di Messina che ha deliberato la riqualificazione del proprio personale con oneri a totale carico dell’ente. Abbiamo anche rappresentato al DG la necessità di restituire alla collettività i locali che ospitavano il Centro di Igiene mentale di via Palermo, che necessitano di parecchi lavori strutturali, ma che,
una volta risanati, potrebbe essere utilizzati per ospitare servizi della ASP quale per esempio un centro diurno per malati di Alzheimer.
Ci auguriamo che anche questo non si riveli essere l’ennesimo incontro a cui poi ‘nulla farà seguito’, poiché ve ne sono tanti di questi continui incontri che poi non hanno portato a nulla; è per questo che ci impegniamo a rendere pubblici gli impegni assunti dalla Direzione. Nelle prossime settimane, monitoreremo con attenzione quanto degli impegni assunti sarà mantenuto e in quali tempi, informando tempestivamente gli utenti che hanno come riferimento l’ospedale di Mussomeli. Ricordiamo che l’offerta sanitaria  – concludono dalla Cgil – della provincia di Caltanissetta può funzionare solo se si
mettono in rete tutte le risorse disponibili (personale, ospedali e territorio), l’endoscopia e l’impiego degli anestesisti ne sono una dimostrazione concreta.
Pensare di risolvere il ‘PEZZO’ che interessa, magari risponde a logiche di consenso politico, ma non va incontro alla soluzione dei problemi dei cittadini”.

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