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La protesta degli studenti del Virgilio

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MUSSOMELI – Gli alunni del Virgilio, esprimono il  loro punto di vista che urla, a viva voce, l’esigenza profonda d’avere la giusta istruzione, ma allo stesso tempo la sicurezza per la loro salute. Il nuovo decreto Draghi stabilisce che, nelle zone rosse, è obbligatoria l’apertura delle scuole, con un margine che va dal 50% fino al 75% che, in caso di zona arancione, sale e va dal 70%  al 100% di presenza, con il 50% nelle zone rosse  e il 70% nelle zone arancioni come limiti invalicabile. Dal giorno 26 aprile 2021 si è assistito, in ambito scolastico, ad un fenomeno alquanto bizzarro: “i presenti assenti”. Alunni che pur risultando assenti continuano a seguire le lezioni per non rimanere indietro e avere la possibilità di portare avanti gli apprendimenti, soprattutto in questi ultimi mesi di scuola.  Andando a ritroso, Sabato 24 aprile 2021, alle ore 16:30 ha avuto inizio una conferenza (che terminerà 3 abbondanti ore dopo) e che ha raggiunto un numero non indifferente di partecipanti: il preside Vincenzo Maggio, gli alunni, rappresentanti e non, e i genitori, rappresentanti e non. Nell’ambito della conferenza, durante la discussione, sono emerse tutte le preoccupazioni che questo nuovo decreto di “aperture generalizzate” ha generato. Prendendo in considerazione, in questo caso, Mussomeli e facendo un’indagine sui recenti dati relativi ai casi positivi Covid-19, sono 114 circa su una popolazione poco più grande di 8.000 cittadini. E’ evidente che, purtroppo, la nostra comunità è nel pieno del contagio, che ormai può avvenire nel più semplice dei modi. E’ perciò normale che crescano paure al pensiero di rientrare a scuola considerando la presenza di una miriade di ragazzi che, tra l’altro, possono anche non sapere di aver contratto il virus in qualche modo. A questo punto, gli alunni hanno fatto la loro proposta, accolta dal preside Maggio che, oltre all’approvazione, ha dato il tempo di una settimana per agire. La proposta è stata, a grandi linee, la seguente: Poichè, secondo le direttive ministeriali, dal 26 avrebbe dovuto essere assicurata a scuola la presenza al 50% degli alunni, si è provveduto a suddividere gli alunni di ogni classe in 2 gruppi, che avrebbero seguito in presenza 3 giorni alterni e seguito le lezioni da casa negli altri 3. Ma data la preoccupazione per l’alto rischio di contagio, si è deciso che gli alunni, nei giorni per i quali era prevista la loro frequenza a scuola, si collegheranno da casa, pur prendendo l’assenza. In questo modo i ragazzi riceveranno 3 assenze ciascuno, nulla di irreparabile no? In questo arco di tempo si lavorerà veramente sodo per preparare una manifestazione davvero grande, che coinvolga tutte le scuole dei dintorni. Questa iniziativa è a raggio provinciale, ma agendo in questo modo, i ragazzi sperano nell’allargamento a macchia d’olio che possa coinvolgere ancora più scuole e fare arrivare alle orecchie di chi”sta su” la loro protesta, che chiede la sicurezza, si, ma anche l’istruzione. Con questo, gli alunni del “Virgilio”, vogliano far capire a tutti che non sono dei buoni a nulla, ma che sono interessati allo studio ed avere ottimi risultati nella loro carriera scolastica, e che questa manifestazione non serve loro per staccarsi dalla scuola, anzi, tutto il contrario, serve proprio a far capire quanto ne abbiano bisogno. Una raccomandazione viene rivolta dei promotori della proposta ai loro colleghi, in particolare, usare la giusta attenzione nel non commettere azioni che potrebbero mettere a rischio il futuro rientro in presenza a scuola. Con questo cosa si vuole dire:

E’ vero che riapriranno pub, bar, ristoranti, negozi ed altro, però si deve capire che della scuola si ha bisogno sempre. Dell’aperitivo con gli amici, nel momento delicato che si sta vivendo, se ne  può fare a meno. A scuola entrano molte pù di 500 persone tra professori, preside e personale. Perciò si chiede di essere diligenti, più attenti e responsabili, e ai genitori di continuare a non essere indulgenti, per la salute dei ragazzi, per la loro e per la salute di tutti.  “Siamo i primi ad avere bisogno, in quanto ragazzi, di rapportarci con altre persone in luoghi esterni, ma il periodo non ce lo permette; perciò oltre a fare del bene per voi, se sarete avveduti, farete del bene anche alle persone alle quali tenete. Più siamo responsabili, prima, a nostro avviso, tutto questo finirà. Magari non presto ma con la determinazione nel rispettare la situazione, finirà il prima possibile.  Così gli autori dell’iniziativa, i rappresentanti dell’istituto virgilio Flavio Modica, Adelma Frangiamore, Taibi Francesca e Saglibene Salvatore, rappresentanti del corpo studentesco.

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