Home Cronaca La sparatoria al «Gb Oil», nuovo processo per il feritore

La sparatoria al «Gb Oil», nuovo processo per il feritore

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Gela – Nuovo atto del procedimento legato alla sparatoria al «Gb Oil» alle porte di Gela. Che un anno fa o poco meno ha rischiato di finire in tragedia.

Sul banco degli imputati torna Paolo Quinto Di Giacomo che in primo grado, al termine del giudizio celebrato con il rito abbreviato, ne è uscito con l’affermazione di responsabilità e la condanna a otto anni di carcere, al netto dello sconto di un terzo sula pena per via del rito scelto, per l’accusa di tentato omicidio.

Ora il nuovo passaggio in aula per il giudizio d’appello chiesto dalla difesa dell’imputato accusato di avere fatto fuoco contro due rivali. Due licatesi, Michele e Salvatore Incorvaia, rimasti feriti dai colpi di pistola sparati da lui e che, a loro volta, sono stati chiamati in giudizio per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. E ne sono usciti con la condanna a un anno e tre anni di reclusione. Secondo la ricostruzione investigativa, Di Giacomo avrebbe fatto fuoco perché i due licatesi avrebbero importunato la sorella.

È stato l’intervento di un carabiniere, provvidenziale e coraggioso, a evitare probabilmente un altro epilogo, ben più grave, di quella vicenda che s’è consumata in piena notte nel piazzale della stazione di servizio di viale Enrico Mattei. E anche lo stesso militare, in quell’azione, è rimasto ferito.

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