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L’Asp nissena ha deciso: si torna a scuola. Catania: “Non biasimo chi non manderà i propri figli”. Probabile diserzione di massa tra i più piccoli

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Mussomeli – Si ritorna alla didattica in presenza. Lunedì scuole di ogni ordine e grado aperte dopo la pausa natalizia, prolungata per via dell’impennata dei contagi che hanno fatto registrare numeri davvero inaspettati in tutta la Sicilia, nonostante la vaccinazione a tappeto e le misure restrittive di fine anno. Il lungo e serrato confronto fra politica e ASP – il lungo “braccio di ferro” come si è voluto sottolineare ieri durante la diretta di Castelloincantato- si è concluso con la risposta dell’ASP di Caltanissetta (SPEMP) che già ieri il sindaco Catania, visibilmente preoccupato per lo status quo apparentemente incontrovertibile, aveva sollecitato proprio durante la già menzionata diretta. Precisando che i sindaci “avevano già pronta in verità l’ordinanza sindacale e che si attendeva solamente l’autorizzazione ad emetterla. Nulla di fatto dunque dopo essere arrivato il parere negativo dell’ASP per la DAD. “Francamente non condivido affatto questa risposta ma, senza autorizzazione dell’ASP i sindaci non possono emettere alcuna ordinanza, pena l’impugnazione del TAR (Tribunale Amministrativo Regionale) come già del resto è avvenuto nei scorsi giorni”. Manifesta chiaramente il suo dissenso Catania e non esita a schierarsi dalla parte di quei genitori -preoccupati- vista la curva dei contagi, non solo ancora alta ma addirittura in aumento nelle scorse ore, che decideranno di astenersi dal mandare a scuola i propri figli. “Ovviamente – sottolinea il sindaco Catania –  non mi sento di biasimare quelle famiglie preoccupate che decideranno di non mandare i propri figli a scuola in queste prime giornate.Il fatto che sia scattata la zona arancione in parecchi comuni di recente non sembra interferire con la riapertura scolastica poichè le differenze fra zona gialla e arancione -alla luce delle ultime ordinanze- si riduce essenzialmente ad alcune limitazioni per i non vaccinati. E così anche all’interno degli istituti scolastici dove i ragazzi non vaccinati potranno accedere alla programmazione ufficiale ma niente corsi di formazione extracurriculari. Via libera dunque da parte dell’ASP per il ritorno sui banchi ma scetticismo e perplessità non si fanno da parte. “Da parte nostra, martedì 18 gennaio, al tavolo previsto in Prefettura, faremo presente la nostra posizione contraria” così il primo cittadino di Mussomeli. Intanto si spacca il fronte dei genitori. Nei gruppi dei social si procede in ordine sparso. Tra classi, ma anche tra singoli genitori,  che preannunciano diserzione e altri, invece, che considerano inutile la chiusura delle scuole dato che gli scolari escono e si incontrano al di fuori delle aule. Così  non è facile prevedere se domani al suono delle campanella le scuole rimarranno deserte o se i genitori si adegueranno alla decisione dell’Asp. In linea teorica l’affluenza dovrebbe crescere di  pari passo con l’età scolare,  vale a dire che dalle scuole medie a salire la previsione è quella di un ritorno, mentre nelle scuole dell’infanzia e primaria è sembrerebbe più marcata la tendenza a dare disdetta.

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