Caltanissetta – Lo Stato posa le mani su un tesoro milionario in odor di mafia. Con la confisca disposta dal tribunale. Provvedimento non definitivo e impugnabile dai destinatari. In ballo v’è un patrimonio di nove milioni e mezzo di euro. La misura ha interessato l’imprenditore settantaquattrenne, originario di Polizzi Generosa ma da anni residente a nel capoluogo nisseno, Giuseppe Li Pera e suoi familiari. In particolare la moglie, Maria Sebastiana Stella, i figli Salvatore Giuseppe, Isabella e Pamela Rosangela Maria, Salvatore D’Antoni (marito di Isabella ), Pierpaolo Miraglia (marito di Pamela Rosangela Maria) (assistiti dagli avvocati Daniele Osnato, Ernesto Brivido, Federica La Verde, Rudy Maira e Giovanni Grasso). Ma per qualcuno di loro, come nel caso di Miraglia e la moglie Pamela, il tribunale ha disposto l’intero dissequestro. Lo stesso Collegio presieduto da Roberta Serio (consiglieri Simone Petralia e Sofia Milone), su proposta della Dia «per la sua pericolosità sociale», ha pure applicato la misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale nei confronti dello stesso imprenditore