Mussomeli – Enzo Messina, scomparso ieri a 24 anni, era una persona semplice, senza grilli per la testa. Non poco, anzi tantissimo in un’epoca complessa dove la sofisticatezza impera e siamo tutti un po’ fuorviati e fuorvianti. Ha lavorato alle poste, a tempo determinato, una sciagura ha reciso tutto: la sua vita, i suoi affetti, i suoi sogni. Stamane nel paese mussomelese tutti abbiamo fatto i conti con la sua morte, con il fardello di dolore ingiustificato. Faremo tesoro dell’insegnamento spirituale che ci lascia: il sapore inebriante della sobrietà. Questo non può strapparcelo nessuno. La brevità di una esistenza non impedisce di lasciare un segno duraturo. La dipartita delle persone riservate e silenziose provoca un fragore nell’animo di ognuno di noi, destinato a riecheggiare in eterno. Era una persona buona. Lo è sempre chi ama gli animali. Il giorno della tragedia si era recato in azienda per dar da mangiare a dei pulcini. Aveva una sensibilità spiccata, come tutte le persone che ammirano e mirano all’essenziale, amava occuparsi della campagna, di capre, pulcini e altri pennuti. Una laboriosità e una innocenza che nessuno potrà restituire ai genitori, alla sorella, al fratello. Un impoverimento e una cicatrice per la comunità. La salma del caro Enzo, stasera alle 20,30, sarà accompagnata alla Chiesa Madre dove lunedì alle 15,30 verrà celebrato il rito funebre.