Palermo – Ha amato, studiato e conosciuto la terra come pochi e oggi la lascia a novanta anni. Se ne va uno studioso colto, brillante e rigoroso negli studi, un uomo premuroso, mite d’animo, generoso nei rapporti umani. Il professore Pietro Caruso è stato un uomo e cattedratico illustre, stimato e autorevole che ha fatto bene in ogni campo dove si è cimentato: da quelli sperimentali dove conduceva le sue ricerche, a quelli familiari e sociali dove ha espresso l’enorme potenziale umano che sorreggeva il fine intelletto. Nato a Salemi, in provincia di Trapani, le vicende umane e professionali lo hanno portato a intrecciare un legame indissolubile con Palermo e Marianopoli. Nel capoluogo siciliano il precoce e smisurato talento gli ha permesso di intraprendere una carriera folgorante e mirabile. Fondatore dell’Istituto di Orticultura e Floricultura presso la facoltà di Agraria dell’Università di Palermo, è stato ordinario di queste discipline, attraverso cui ha formato generazioni di agronomi. Ha fatto scuola con le sue ricerche ed è stato una pietra miliare dell’agraria. Sposato con la signora Maria Di Gioia, appartenente a una della famiglie più blasonate e di antico lignaggio dell’entroterra siciliano, si dedicò alla gestione dell’azienda Scala, raccogliendo l’eredità, l’acume imprenditoriale e lo spirito innovativo degli storici e precedenti proprietari: la dinastia degli Ingham che diedero vita all’epopea del commercio, anche del vino marsala. Affabile, signorile e illuminante non negava mai un consiglio, un aiuto un supporto al prossimo e, questo straordinario compendio di generosità e cultura, hanno fatto sì che fosse tenuto nella massima considerazione e affetto da tutti. il professore aveva accusato il colpo della scomparsa della consorte, avvenuta tre mesi addietro, e, probabilmente, il destino ha voluto ricongiungere questa coppia affiatata e perbene. Lascia la figlia Serena e i nipoti Amadeus e Tancredi. Il rito funebre verrà celebrato mercoledì alle 9,15 presso la chiesa di Santo Espedito a Palermo.
Il direttore esprime, a nome suo personale e della redazione, profondo cordoglio alla figlia Serena e ai familiari tutti per la scomparsa del Prof. Pietro Caruso, incomparabile cultore di scienza e affetti.