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Maestre violente di Milena», Miur responsabile civile e no alla perizia psichiatrica su un’insegnante

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Milena – Il ministero dell’Istruzione, università e ricerca sarà responsabile civile nei confronti di due maestre accusate di maltrattamenti su alunni della scuola «Gianni Rodari» di Milena.

Sono state le parte civili a citarlo in giudizio nel procedimento a carico della sessantaduenne Maria Capitano e della sessantacinquenne Anna Maria Rullo – assistite dagli avvocati Claudio Testa e Giuseppe Maria Dacquì – tirate in ballo per maltrattamenti  aggravati.

Quelli che, secondo la tesi accusatoria, avrebbero riservato a loro alunni che sarebbe stati anche percossi oltre ad essere sottoposti a punizioni eccessive. E poi urla, strattoni e atteggiamenti che gli stessi inquirenti hanno indicato come minacciosi.

Tutti episodi che sarebbero stati ripresi da una telecamera nascosta dai carabinieri in classe nel momento in cui, su denuncia di alcuni genitori – ora assistiti dagli avvocati Salvo Virciglio, Massimiliano Bellini, Dario Giambarresi, Salvatore Tona, Calogero Buscarino e Giulio Cannobbio –  è partita l’indagine. Era il gennaio di due anni fa.

E in quella prima fase è stata coinvolta più intensamente Maria Capitano che è finita pure ai domiciliari, mentre la sua collega è rimasta indagata in libertà.

Ora entrambe sono al cospetto del gup ma hanno chiesto un termine per potere accedere, eventualmente, a riti alternativi. A cominciare dall’abbreviato.

Lo stesso giudice ha rigettato la richiesta di sottoporre Maria Capitano a perizia psichiatrica, com’era stato chiesto dalla difesa, perché la documentazione presentata non sarebbe sufficiente a ipotizzare questa eventualità.

Il gup ha anche rigettato altre eccezioni sollevate dalla difesa in relazione alla presunta nullità delle intercettazioni raccolte durante le indagini.

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