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Mafia, pizzo e altri affari sporchi: cinque arresti dei carabinieri

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Caltanissetta – Associazione mafiosa, estorsioni aggravate commesse avvalendosi del metodo mafioso e armi. È il ventaglio di contestazioni alla base di un’operazione antimafia che ha colpito la “famiglia” di Carini, inserita nel mandamento di  «Tommaso Natale – San Lorenzo».

Cinque le misure cautelari eseguite di cui quattro in carcere e una ai domiciliari con il braccialetto elettronico a firma del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Palermo su richiesta della direzione distrettuale antimafia.

I provvedimenti scattati adesso sono frutto d’indagini che sono andate avanti dal  2021/2023 e già che nel settembre 2022 hanno consentito di effettuare tre arresti per scambio elettorale politico mafioso, scenario entrato nell’operazione ribattezzata «Feudo».

 avrebbero consentito di accertare, da un lato, il rientro a pieno titolo di mafiosi nella “famiglia” di Carini, dopo avere scontato  lunghi periodi di detenzione, dall’altro, l’”arruolamento” di giovani e altri associati, appartenenti a famiglie di sangue che storicamente hanno diretto il mondo mafioso carinese.

Dallo spaccato tracciato dalle indagini, emergerebbe un quadro di coinvolgimenti su alcune estorsioni, consumate nel settore delle mediazioni immobiliari attraverso le cosiddette sensalerie.

Sarebbe pure venuto fuori che i vertici dell’associazione avrebbero gestito una condotta idrica abusiva vendendo acqua per uso civile a una consistente fetta di popolazione che non avrebbe avuto alternative per rifornirsi.

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