Caltanissetta – Condannato un presunto marito violento. L’ennesimo trascinato in giudizio da una donna stanca di subire e che, alla fine, ne è uscito con l’affermazione di colpevolezza.
Che è stata sancita dal giudice nei confronti di un quarantacinquenne Salvatore S., gelese, al quale il giudice ha comminato la condanna a due anni di reclusione, pochi mesi meno di quanto chiesto dall’accusa.
Un atteggiamento violento quello che l’uomo avrebbe assunto continuamente a casa. Condotta che avrebbe mantenuto sia nei confronti della moglie che dei figli.
È stata la donna, alla fine, a rompere il silenzio. Ad alzare la testa per dire basta. E s’è presentata\ agli inquirenti raccontando di quel clima di vessazione e violenza che si sarebbe respirato tra le mura domestiche. Episodi che si sarebbero consumati anche davanti ai figli minorenni.
È stato il punto di partenza di una indagine che poi, ufficialmente, ha iniziato a muovere i primi passi. Fino a quando, nel procedimento che poi ne è derivato, la donna ha chiesto e ottenuto di potersi costituire parte civile.
Fin qui l’accusa, perché la tesi a discolpa viaggerebbe in tutt’altra direzione. E sono le due versioni contro che si sono fronteggiate in dibattimento.
E al termine dell’istruttoria dibattimentale l’ago della bilancia ha finire per pendere dalla parte dell’accusa e della parte civile.