Home Cronaca Mascherine, niente obbligo ma la maggior parte continua ad usarla

Mascherine, niente obbligo ma la maggior parte continua ad usarla

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Mussomeli – Purchè se ne parli. Decade l’obbligo ma non la mascherina. Primo ed ultimo feticcio di una pandemia durata due anni, l’iconica mascherina, da vera ed indiscussa protagonista del (l’as) set pandemico, di abbandonare il volto degli Italiani e dei cittadini Vallone  non sembra volerne sapere. Già da qualche giorno non è più necessario -tutt’al più consigliabile!- indossare la mascherina, neanche al chiuso fatto salvo qualche chiosa a margine delle regole di fine stato d’emergenza. Eppure da Nord a Sud, nei grandi come nei piccoli centri l’aria che si respira è sempre la stessa. Quella viziata forse della mancata ossigenazione o quella del timore -alias terrore- che ormai si è impossessata di ogni -o quasi- buona mente pensante. Al di là di qualsivoglia presa di posizione relativamente alla questione, l’argomento ci è gradito quale buona ragione per discutere, a margine di un’epidemia, sugli effetti e i cambiamenti a lungo termine che il CoVid19, in maniera più o meno consapevole, ha determinato sulle nostre abitudini. E quella “rinascenza” così tanto invocata, evocata, auspicata e adesso quasi … raggiunta reca ancora con sè l’emblema del bavaglio. Complice molto probabilmente la nuova ondata di contagi che sta penalizzando il Vallone e che -vedi la beffa!- viene a coincidere con la fine dello stato d’emergenza. Per continuare sulla falsariga dei paradossi si registra quasi un accanimmento per quel lembo di stoffa che copre la bocca. Che sia un freno -inconscio magari!- a quel “liberi tutti” che non si sa mai quali effetti disastrosi possa generare! Non poco frequenti i casi di qualche zelante automobilista che si protegge da solo all’interno dell’abitacolo della sua auto. Pur non avendola rubata. Coronavirus -dono dell’inglese, dal punto di vista semantico- l’etimo sincronico è stato battezzato padre dell’anno o dei due anni, per meglio dire. E di quanti altri ancora, al momento non ci è dato sapere. E poi -al di là di ogni “pandemicamente corretto” c’è quella tesi tutta britisch che ci vorrebbe più intriganti sotto l’egida della chirurgica. Inutile dirlo … la mascherina ha inaugurato una nuova fase dell’etica e dell’estetica mondiale. Dai prototipi fai da te quando anche recuperare il mezzo necessario per allontanarsi dalla propria abitazione -salvo diversa prescrizione- era di per sè un problema, alle anonime super collaudate, nonchè a un certo punto impositive, FFP2, passando attraverso gli esemplari più eccentrici, è proprio la chirurgica a detenere il primato. Della seduzione, secondo uno studio effettuato da ricercatori dell’Università di Cardiff. Mantenere la parte inferiore del volto celata ci renderebbe più attraenti. Oltre a concentrare l’attenzione sullo sguardo quale focus di una comunicazione visiva ancorchè verbale. Se quindi “prudenza” sembrerebbe essere l’imperativo categorico per qualsivoglia cittadino dotato di buon senso civico, il messaggio che passa nel sottotesto è “sotto la mascherina… tutti più belli e desiderabili”. E vogliamo mettere poi le donne… povere donne… liberate dalla gravosa incombenza del mackup! Fra regola e deroga.

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