Caltanissetta – Due i nisseni coinvolti nella maxi operazione dei carabinieri su armi e droga ribattezzata «Albana». Con l’esecuzione, attualmente, di quattordici misure cautelari, mentre un quindicesimo manca ancora all’appello.
I nisseni coinvolti sono il quarantatreenne Giuseppe Palermo tirato in ballo per ipotesi di spaccio e la ventinovenne Jessica Marotta alla quale è stato contestato pure il reato associativo legato al traffico di stupefacenti oltre che detenzione di armi. I loro nomi sono andati ad aggiungersi a quelli dei barresi Giuseppe Testa, trentaseienne, Barrafranca, il cinquantanovenne Giuseppe Fantauzzo, Alfonso, Valentina Stella e Aurora Chiara Aleo – sessantenne il primo, trentacinquenne l’altra e trentenne la terza – il cinquantanovenne Vincenzo Scaletta, il sessantatreenne Benedetto Paternò, i catanesi Santo e Salvatore Riolo, rispettivamente quarantaduenne e ventiseienne, Mario e Giuseppe Piacente, trentenne il primo e ventiquattrenne l’altro, e il ventottenne Emanuele Arcidiacono.
Sono tutti in carcere ad eccezione di Marotta e Testa ai domiciliari con il braccialetto elettronico.
Sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla produzione e al traffico di stupefacenti, in particolare marijuana e hashish, aggravata dalla disponibilità di armi.
Vincenzo Scaletta e Benedetto Paternò sono pure accusati d’intestazione fittizia di beni, con il secondo che avrebbe fatto da prestanome per il primo.
L’operazione dei carabinieri del Ros, con al loro fianco militari dei comandi provinciali carabinieri di Enna, Caltanissetta, Catania e Brescia s’è incentrata, prioritariamente, su un traffico di cocaina, hashish e marijuana lungo l’asse Germania-Barrafranca. Durante l’operazione è stato recuperato anche un vero e proprio arsenale tra fucili, pistole e migliaia di munizioni.
