CALTANISSETTA – “Il processo? E’ una croce che debbo portare, ma sono sereno e tranquillo perché sono innocente e ho fiducia nella Giustizia”. Così l’ex presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta, commenta il suo rinvio a giudizio disposto dal Gup di Caltanissetta, assieme ad altri 12 imputati, nell’ambito dell’inchiesta bis sul cosiddetto ‘Sistema Montante’. “Sembra una cronaca annunciata – sostiene l’ex governatore – in oltre tre anni di indagini non sono mai stato sentito dai magistrati, non hanno ascoltato le mie ragioni. Il processo sarà l’occasione per fare chiarezza. Nell’inchiesta non ci sono prove, ma soltanto dei ‘sentito dire’ del finanziamento illecito: la mia campagna elettorale per le Regionali in Sicilia è stata trasparente ed è tutta documentata. Io – aggiunge Crocetta – sono completamente estraneo alle accuse che mi contestano. Non esiste alcun reato, né tantomeno, il fantomatico e inesistente video hard. Io ho la coscienza a posto e la consapevolezza che un innocente non può essere condannato. Porterò questa croce con assoluta serenità”.
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