Caltanissetta – È droga che avrebbe ingerito nel momento in cui è stato fermato a un posto di blocco dei carabinieri con due suoi amici che, peraltro, adesso sono pure indagati. È stata l’autopsia eseguita sul corpo del ventottenne Gaetano Ferrara a svelarlo. E il ragazzo, ancor prima avrebbe ingerito anche un po’ di alcol. Un cocktail che potrebbe essersi rivelato micidiale.
Ma saranno le risultanze dell’esame autoptico, che si conosceranno tra una novantina di giorni, a fare chiarezza in tal senso, attraverso il rapporto del medico legale Cataldo Raffino e il tossicologo Pietro Zuccarello.
Intanto i due amici con cui si trovava in macchina sono adesso indagati per omicidio come conseguenza non voluta di altro delitto e spaccio di droga.
Ipotesi che pendono sul capo del trentacinquenne Giuseppe Contino e del ventinovenne Andrea Bellia – assistiti dagli avvocati Davide Schillaci, Rudy Maira e Federica La Verde – che al momento della disgrazia erano in auto con Ferrara.
Il ragazzo è deceduto il 3 aprile scorso mezz’ora dopo esser stato fermato con gli altri due a un posto di blocco tra la statale 626 e la 640 durante controlli anticontagio.
Il giovane – i suoi familiari sono assistiti dall’avvocato Giuseppe Franzone – si è immediatamente sentito male ed è arrivata un’ambulanza che lo ha trasferito all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.
Una trentina di minuti dopo è deceduto. Ora l’autopsia avrebbe rivelato prime possibilità ma solo in futuro si avranno maggiori certezze. E intanto due suoi amici sono adesso finiti nel registro degli indagati.