Gela – In dieci saranno processati per la morte di un operaio. È quanto ha disposto il giudice per le udienze preliminari per il decesso di un operaio gelese in cantiere.
La vicenda giudiziaria è legata all’incidente che il 4 novembre di sette anni fa è costata la vita dell’operaio Rocco Iacona, a quel tempo quarantaquattrenne, sposato e padre di figli. È morto schiacciato tra una pala meccanica in manovra e un furgone che era rimasto impantanato.
Il collega che stava manovrando il cingolato – ora sotto processo in altro troncone – non si è accorto della sua presenza. E per Iacona non c’è stato nulla da fare.
La vittima lavorava per la «General Service» ditta impegnata nel conferimento dei rifiuti nella discarica consortile di contrada Timpazzo, a una quindicina di chilometri da Gela.
Ora a giudizio andranno Carmelo Lanzarone, Daniele D’Aquila Filippo Indorato, Giuseppe Morello, Giuseppe Panebianco, Manuela Greco , Nunzio Lipomi, Ruben Gianporcaro, Sergio Montagnino e Vincenzo Greco – assistiti dagli avvocati Giuseppe Dacquì, Davide Anzalone, Angelo Cafà, Antonio Gagliano, Maria Licata, Fabio Fargetta , Laura e Alessandro Geraci – tra loro anche vertici dell’Ato Cl2 sotto al cui gestione era la discarica.
Omicidio colposo, l’imputazione loro contestata, la stessa per cui è sotto processo l’altro operaio che manovrava la pala meccanica.
Nei loro confronti – assistiti dall’avvocato Carmelo Tuccio – i familiari della vittima saranno parte civile nel procedimento che si aprirà ad aprile.