È con una proposta sessuale che lo hanno attirato in trappola. Ordita soltanto per rapinarlo. E così è stato. Ma qualcosa, nei loro piani, è andato storto. E alla fine in tre sono stati arrestai, mentre altre due ragazze sono state sottoposte ad obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Tutti di Mussomeli. Sono un ventiseienne, una quarantatreenne e la figlia venticinquenne, tutti e tre arrestati per rapina aggravata. Lui in carcere le altre due ai domiciliari. Secondo l’accusa 8 gennaio dello scorso anno avrebbero attirato in trappola un pensionato ultrasessantacinquenne, pure lui di Mussomeli. Con avances sessuali lo avrebbero attirato in un appartamento. Ma una volta dentro ha fatto irruzione un bandito armato di coltello che lo ha minacciato obbligandolo a consegnare il portafogli. Dentro v’erano seicento euro in denaro contante. Presi i soldi il rapinatore s’è dileguato in fretta e furia. A quel punto la vicenda è stata girata ai carabinieri. In un primo momento le due donne erano sembrate anche loro vittime dell’accaduto. Ma pian piano le indagini dei carabinieri hanno tracciato tutt’altro scenario e le due, come sarebbe poi emerso, in realtà sarebbero state complici del ventiseienne arrestato. La vicenda, secondo gli stessi inquirenti, sarebbe maturata in un contesto degradato che interesserebbe un po’ tutti i coinvolti.
