Mussomeli- Un male insensibile ha deciso di prendersela via in appena tre mesi. Serena Settineri per metà mussomelese si è spenta a 48 anni a Palermo dove viveva. Era legata alla vita così come al paese della mamma, Salvatrice, all’adorata nonna Sara. C’era poi una reciproca venerazione con i familiari del paese manfredonico. Con l’adorata zia Crocetta e l’inseparabile cugino Filippo, con cui sin da bambina aveva trascorso tanto tempo a Mussomeli. D’estate, per le ferie e ogni qual volta aveva tempo, tornava al paesello, così nel centro nisseno sono in tanti a conoscere e piangere questa splendida persona fuggita via troppo in fretta. Aveva iniziato a lavorare presto nel capoluogo, quasi 25 anni addietro. Operatrice di call center alla Cosmed, questo lavoro le aveva permesso di mettere a frutto la sua inclinazione naturale: aiutare e assistere gli altri. Poi l’impegno nel sindacato, sempre dalla parte dei più deboli e bisognosi. Amante della fotografia, dei viaggi, con una irrefrenabile e dirompente vitalità. Oggi a Palermo e a Mussomeli sono tantissimi che la piangono, ancora increduli che questo concentrato di altruismo e vivacità non sia più in questo mondo. Lascia i genitori, Salvatrice e Roberto, il compagno Aldo e un esercito sterminato di persone formate da parenti, amici e colleghi che hanno apprezzato le doti rare e magnetiche di Serena. Il rito funebre sarà celebrato presso la Chiesa di Cristo Re di Mussomeli venerdì 19 gennaio alle ore 11.
Il direttore esprime, a nome suo personale e della redazione, profondo cordoglio alla famiglia Settineri Zarbo per la prematura e dolorosissima scomparsa della carissima Serena