Mussomeli – Un coro di proteste si alza dalla platea social, contro il mancato allestimento del sepolcro al Santuario Maria SS. dei Miracoli. Ed è subito polemica. Sarebbe stata la fatidica “goccia” il mancato sepolcro del giovedì e venerdì santo che ha fatto traboccare l’insofferenza, a stento trattenuta dalla comunità di fedeli praticanti e da tutti i cultori dei tradizionali riti della Settimana Santa. Questa Settimana Santa doveva essere “quella giusta per creare un rapporto nuovo con i fedeli”, dopo i due anni di stop a causa della pandemia. “E invece no”. Metafora inversa di quel Vangelo secondo Giovanni, il rito della lavanda dei piedi, simbolo di ospitalità. “L’allontanamento dei fedeli in luogo dell’accoglienza”. E se, in qualche modo, il divieto a celebrare il rito della lavanda dei piedi, è stato accolto con buon grado di accettazione così non è stato per il mancato Sepolcro. E quanti si aspettavano i classici “lavureddi” messi a dimora durante la Quaresima -con tutto il bagaglio simbolico che vi gira attorno- si sono sentiti violare nell’intimo di una “tradizione religiosa locale, antica e non rispettata da chi, al momento, si trova a dirigere il Santuario”. Cosa peraltro -come sottolineano i fedeli- che “non si è mai verificata durante i precedenti rettorati”. Inevitabile dunque chiedersi la motivazione di così totale e profondo stravolgimento! Per par condicio, Castelloincantato si è offerto di garantire diritto di replica che la controparte tuttavia si è rifiutata di esercitare.
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