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Mussomeli, la crisi non scoraggia un must del Vallone: l’opulento cenone. Per il Capodanno in tanti scelgono i locali

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Mussomeli – Fra crisi e “malanni” di stagione, per la notte più disinibita dell’anno, il cenone al ristorante si conferma la prima scelta nelle case del piccolo centro montano. Con strutture sold out già a qualche settimana dal fatidico 31. Sarà stata la voglia di leggerezza e serenità, inevitabile dopo il lungo periodo del Covid, che non poche vittime ha mietuto e sul piano fisico e su quello psicologico, a premiare gli esercenti per i quali indubbiamente l’occasione ha rappresentato un buon viatico per il 2024. All’insegna dell’opulenza a tavola come nell’outfit, gli ospiti del gran galà non si sono fatti scoraggiare neppure dai prezzi non proprio invitanti. Anche leggermente più alto rispetto a quello nazionale -che vuole la spesa media pro capite intorno ai 94 euro- a Mussomeli il dato locale si attesta sui 100 euro a persona. Dal menù più basso di 80 euro a quello più alto di 120. Carne o pesce indifferentemente. Lievitati, rispetto all’anno scorso, anche i costi del classi menù bambini. Con un spesa di circa 50 euro. A competere, più che fra di loro, gli esercenti, per questo fine 2023, davvero infausto, se la sono dovuti vedere con un “nemico” d’oltralpe, certa Elodie che tante e tanto alte aspettative ha ingenerato fra i cittadini del Vallone, animati dalla voglia di festeggiare l’inizio dell’anno nuovo fra le meraviglie di piazza Politeama. In barba agli annosi disagi di un’ Agrigento Palermo sempre più impercorribile. Persino in assenza di semafori. Tuttavia le presenze nella piccola cittadina non sono mancate. Anzi sono in crescita, una sorta di boom rispetto ai divieti durante  e immediatamente post pandemia  E, a ragion veduta, possiamo confermare che non è questione di prezzo! Se è vero, come è vero, che, neppure nelle occasioni di grande appeal, le imprese del settore siano disposte ad adottare politiche commerciali disinvolte. A fare la differenza sono state affidabilità, location e musica. Tante le comitive, quelle dalle ampie tavolate, ma anche coppie e famiglie. Numerosi poi i gruppi venuti da fuori, habituè. A dire la sua, in tal senso, è l’imprenditore Tanino Nola, proprietario dell’Agriturismo Monticelli che “può vantare un’ampia rosa di clienti fuori porta che, ad intervalli più o meno regolari, si spostano dalle città di mare per rifugiarsi nel silenzio delle colline. Per respirare un’aria sana e, per quanto ancora possibile, d’altri tempi. Questa la ricchezza che ci invidiano. Ma la crisi locale c’è, nonostante si voglia fare finta di non vederla. Per comodità forse. Con l’esaurimento del bonus 110 e delle sue complicanze, tante le categorie che sono tornati a leccarsi le ferite”. Spettacolo e musica compresi nel prezzo per i commensali ma per chi volesse entrare solo al momento di aprire le danze, un bigliettone da 50. Menù creativi a base di pesce, a differenza dei tradizionali di Natale e bollicine rigorosamente made in Italy, in linea con le ultime tendenze del Governo, per potere alzare il gomito almeno l’ultimo dell’anno. Infine, per una serata all’insegna della mondanità più sfrenata, non potevano mancare luccichii d’oro e d’argento, dal mini dress alla maxi gonna è stato tutto un pullulare di pailettes nelle più svariate sfumature di forma e colori. Fino alle borse shiny e alle scarpe argento. L’outifit delle feste ha brillato in modalità gold e silver anche qui come da tradizione fra calici traboccanti di spumeggianti bollicine. Insomma, sopra a tutto, parola d’ordine “brillare” comunque e ad ogni costo!

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