Mussomeli – L’assessore Daniele Frangiamore sta bene. E’ lui stesso a rassicurarci sulle sue condizioni di salute dal letto di Medicina dove è ricoverato da ieri per un lieve malore. A seguito del quale i tanti amici, colleghi, parenti erano stati in ansia per la salute del comemercialista e politico mussomelese. Pericolo scampato nonostante la preoccupazione diffusa ieri, fra quanti sono venuti a conoscenza del malessere dello stimato assessore.
“E’ successo ieri intorno a mezzogiorno, mentre ero in giunta. Ho avvertito un’insolita e fastidiosa tachicardia alla quale, tuttavia, non ho dato molta importanza. Tanto che ho fatto tutto quello che regolarmente faccio ogni giorno, più o meno, a quell’ora”.
Così, con la voce chiaramente dimessa, di chi, comunque, ha subito un trauma.
“Man mano che il fastidio aumentava, per prima cosa, ho contattato il dott. Saverio Sciarrino, caro amico e stimato medico, che, volendomi evitare l’ospedale, mi riceve a casa sua. Fatto ECG di controllo, subito la diagnosi -peraltro confermata poi in Pronto Soccorso, dal dott. Lanzalaco- episodio di fibrillazione atriale alta frequenza”.
Ospedale obbligatorio a questo punto. E da qui, subito applicazione del protocollo che, in prima battuta, prevede intervento con terapia farmacologica. Fortunatamente la fibrillazione è regredita ma i parametri non totalmente rientrati, lasciando anche lo spossamento fisico naturalmente correlato a questi episodi, con molta probabilità legati a stress.
Predisposto quindi ricovero per monitoraggio e terapia che comunque va fatta in ospedale. Stamattina intanto i valori sembrano rientrati, compatibilmente anche col miglioramento del quadro clinico. “Da cittadino, ancorchè da rappresentante delle Istituzioni, confermo oggi l’importanza del presidio ospedaliero di Mussomeli e, non di meno, l’alto profilo professionale di tutti gli operatori, per diagnosi e cura. Convinto come sono della validità del progetto medico extra UE, nella misura in cui le risorse intra moenia fossero inadeguate e/o insufficienti a coprire la richiesta dell’utenza. L’assistenza medica, mi preme ribadirlo, è un diritto che tutti meritiamo e che va tutelato”.