Mussomeli – È per il patteggiamento della pena che ha optato un presunto pusher di Mussomeli. È la scelta adottata mentre altri coimputati sono andati avanti con il rito abbreviato.
Così per il trentunenne di Mussomeli Alessandro Centinaro- (assistito dall’avvocato Pietro Sorce – che alla fine ha patteggiato con il gup Gigi Omar Modica – passando per l’assenso dei pm Maurizio Bonaccorso e Stefano Strino) – la condanna a un anno e 4 mesi, ma con il beneficio della pena sospesa.
È stato tirato in ballo per l’ipotesi di spaccio di stupefacenti. Più in dettaglio – secondo la tesi accusatoria – avrebbe collaborato con un carrozziere cinquantanovenne di Campofranco, ritenuto il fulcro di una movimentazione di stupefacenti, per piazzare in particolare cocaina.
I fatti a lui contestati sarebbero racchiusi nell’arco temporale che va da metà settembre del 2013 a poco più di un mese dopo.
Il giovane, sin dal momento in cui è scattato il blitz, è sempre rimasto indagato in libertà. A differenza degli altri coinvolti per i quali sono scattati differenti provvedimenti cautelari.
E nei loro confronti – quindici in tutto a giudizio con il rito abbreviato per le ipotesi, a vario titolo, di associazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio, tentata estorsione, armi e rapina – l’accusa ha già proposto pene che vanno da un minimo di tre anni fino a un massimo di venti.