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Mussomeli, per l’effetto Coronavirus caroprezzi di cibo, frutta e prodotti sanitari

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Woman wearing face mask buying bottled water in supermarket/drugstore with sold-out supplies.Prepper buying bulk supplies due to Covid-19 or Coronavirus and panic buying concept.
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MUSSOMELI – Non solo mascherine, gel igienizzanti e guanti, ma anche prodotti alimentari e soprattutto i prodotti dell’ortofrutta hanno visto registrare in molti casi una lievitazione dei prezzi. Da più parti arrivano segnalazioni da parte di cittadini che si trovano a dover constatare questo stato di cose. Il dott. Giovanni Mancuso, bancario in pensione, denuncia: “Il prezzo delle arance fino a 2,50 al kg assurdo!” Qualche commerciante di frutta e verdura imputa questi aumenti ad un sistema che a causa delle difficoltà operative legate al coronavirus sta saltando. “I prezzi sono aumentati alla fonte perché manca la forza lavoro! Le aziende, per mettere in atto le misure di prevenzione richieste dal decreto Covid-19, sono costrette a tenere meno operai per rispettare le distanze tra un operatore e l’altro”. Che si tratti di speculazioni o meno la cosa certa è che le tasche dei consumatori sono violentate giornalmente e vanno ad aggravare i troppo disagi, anche economici, dei cittadini già duramente provati dall’epidemia. Alcuni articoli che prima dell’emergenza costavano due euro sono lievitati in maniera considerevole. Un altro cittadino denuncia di aver comprato, in un noto supermercato cittadino, uno scatolino di 12 paia di guanti protettivi al costo di 5 euro. Le mascherine e i gel oltre ai guanti protettivi dovrebbero essere garantiti a prezzi non eccessivi, altrimenti chi non può comprarli, perché magari non lavorando non ha la possibilità di farlo, come si dovrebbe proteggere dal virus? Sarebbe buon uso per i cittadini conservare gli scontrini relativi all’acquisto dei prodotti ed esibirli alla Guardia di Finanza, ma anche alle altre forze dell’ordine (Carabinieri e Polizia Municipale) per denunciare e fare verificare soprattutto il margine relativo al rincaro della merce incrociando i costi dei prodotti fatturati e quelli venduti al dettaglio o all’ingrosso. L’unica arma in mano ai cittadini è denunciare per difendersi dagli sciacalli del coronavirus”.

 

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