Caltanissetta – A tentare di svaligiare distributori di snack e bevande non è stato lui. Lo ha sancito il processo celebrato a suo carico.
E che alla fine lo ha riconosciuto non colpevole dell’imputazione per cui è stato trascinato in giudizio .
È il trentenne sancataldese Salvatore Riccobene – assistito dagli avvocati Giuseppe Dacquì e Ruggero Mancino – finito sotto processo per rispondere di tentato furto, porto di oggetti atti allo scasso e resistenza a pubblico ufficiale, quest’ultimo aspetto legato a una fuga dai carabinieri.
E nonostante il pm ne abbia chiesto la condanna a otto mesi, il giudice, come chiesto dalla difesa, lo ha assolto per il tentato furto per «non avere commesso il fatto» e per la resistenza, perché «il fatto non sussiste.
I fatti che sono stati al centro del dibattimento risalgono al febbraio di tre anni fa, quando è stato segnalato un tentato furto a un H24 di corso Unità d’Italia, a pochi passi da piazza degli Eroi.
Poi le indagini si sono sviluppate sulla base delle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza del locale preso di mira.
I sospetti sono poi scesi sul trentenne per via di quei fotogrammi, ma la successiva analisi durante il dibattimento ha finito per scagionarlo.