Caltanissetta – Assolti perché non erano né truffatori, né si sono sostituiti ad altri. Ma solo morosi per “necessità”. Sullo sfondo una situazione in qualche modo singolare. E prima di mettere in carniere questo verdetto, però, si è dovuto passare attraverso una fase dibattimentale per una vicenda che, poi, s’è rivelata una bolla di sapone.
Sì perché alla fine i due imputati – assistiti dagli avvocati Salvatore Tona e Calogero Buscarino – sono stati assolti con formula piena dalle ipotesi di truffa aggravata e sostituzione di persona. «Il fatto non sussiste» la motivazione alla base del pronunciamento del giudice Giuseppina Chianetta.
La vicenda ha avuto inizio nel momento in cui i due accusati, che vivevano nella stessa casa, per difficoltà economiche non sono più riusciti a fare fronte alle bollette dell’Enel. Fino a quando la società ha staccato l’utenza.
È in questa fase che intervenuto un loro amico che, per aiutarli, si sarebbe prestato a stipulare un contratto a nome suo, fornendo ovviamente i propri documenti.
Ma qualche mese dopo il problema si è riproposto. Sì, perché i due, sempre per difficoltà economiche non sono riusciti a pagare le bollette. E da quel momento in poi la società avrebbe iniziato a reclamare i pagamenti arretrati da colui che, ufficialmente, risultava come intestatario del contratto.
È stato a quel punto che, forse per paura, il terzo ha presentato una denuncia per truffa e sostituzione di persona nei confronti dei due amici che aveva aiutato in precedenza. Gli stessi che poi, al termine del procedimento sono stati assolti.