Caltanissetta – L’avrebbero sequestrata in campagna per poi violentarla. Questa, almeno, è stata la teoria dell’accusa. Ma il verdetto dell’aula ha detto altro: non hanno abusato della loro amica. Adolescente esattamente come loro.
A queste conclusioni è giunto il tribunale per i minorenni che non ha condiviso il teorema accusatorio a carico di due ragazzi sancataldesi – difesi dagli avvocati Giuseppe Dacquì e Michele Micalizzi – a quel tempo sedicenni, accusati di avere abusato di una quindicenne pure lei di San Cataldo.
Il Collegio giudicante, infatti, li ha assolti perché «il fatto non sussiste», a fronte di una richiesta di condanna, avanzata dalla procura, a 8 anni di reclusione.
I presunti fatti che sono stati al centro dell’istruttoria risalirebbero al settembre del 2011. Quando in un paio di circostanze racchiuse nell’arco di pochi giorni, è stata la tesi degli inquirenti, la ragazza sarebbe stata condotta a forza in campagna – da qui l’ipotesi di sequestro di persona – e poi ne avrebbero abusato.
Indagine tecniche, curate dagli esperti del Ris di Messina, non avrebbero però rilevato tracce di quella violenza. E alla fine, adesso, il tribunale, così come sollecitato dalla difesa, ha assolto i due allora minorenni e oggi alle soglie dei 24 anni.