Caltanissetta – Arresti domiciliari e misure interdittive sull’onda dei lavori di ampliamento del palazzo di giustizia di Caltanissetta.
Li ha eseguiti la Direzione investigativa antimafia. Si tratta, in particolare, di un arresto ai domiciliari e sei misure interdittive.
Tra le pieghe dell’ordinanza il gip di Caltanissetta, su richiesta della procura, ha pure disposto il sequestro di tre imprese.
Ai nove coinvolti nell’inchiesta, Dia e magistrati hanno contestato le ipotesi di bancarotta fraudolenta e concorso nel reimpiego di beni di provenienza illecita.
Al centro dell’operazione anche un imprenditore messinese che è stato già condannato per mafia. È a suo carico che sono scattati i domiciliari.
Nel gran calderone anche la posizione di un imprenditore napoletano che, secondo gli stessi inquirenti sarebbe impegnato «nell’associazionismo industriale e nell’antiracket».
Il valore complessivo delle tre imprese a cui sono state apposte i sigilli ammonterebbe a oltre un milione di euro.
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