Mussomeli – “Inaffidabile e poco seria”. E’ questo il giudizio unanime e netto di Francesco Imbesi, firma nota di Castello Incantato, e del videografo Salvatore Giardina, a cui spesso ci rivolgiamo per la comunicazione attraverso immagini, su Claudia Koll che si è dimostrata irrispettosa, inattendibile e poco educata. “Alla fine non ci sarà chiesto se siamo stati credenti ma se siamo stati credibili”, ammoniva, con insuperata saggezza e profondità spirituale, l’esemplare giudice Rosario Livatino. Poiché nessuno di noi ha il potere di scrutare i cuori, non sapremo mai se la conversione di Claudia Koll, in visita a Mussomeli sabato scorso, sia autentica. Certo è che alcuni atteggiamenti e, soprattutto, alcuni gesti cozzano con le parole di una persona che dice di essere stata folgorata dalla portata veritativa della parola di Dio. Già l’arrivo a Mussomeli con autista e segretaria addetta a tenere l’agenda ha dato l’impressione di un’organizzazione più manageriale che religiosa. Per carità, non siamo di fronte a un peccato mortale, ma certo è che la sensazione diffusa è quella di uno staff più da stella che da convento, stridente con la vita monastica auspicata dall’ex pupilla di Tinto Brass che ha, più volte rivelato, su rotocalchi e all’interno di salotti televisivi il desiderio di diventare suora. Assecondata fino allo sfinimento da Francesco Imbesi e da Salvatore Giardina, affinchè rilasciasse una videointervista per la nostra testata, la Koll ha prima accampato scuse, poi rinviato diverse volte e infine, dove aver fissato luogo e momento dell’intervista, di buon mattino è andata via, infischiandosene della parola data. “Ho contattato telefonicamente Claudia Koll per concordare l’intervista – racconta Salvatore Giardina – commissionatami da Castello Incantato. La stessa mi aveva dato l’assenso con annesso appuntamento alle 17,30 presso il B&B dove soggiornava. Dopo averla attesa per oltre 1 ora, l’abbiamo raggiunta nuovamente telefonicamente, ha risposto la segretaria adducendo come sospetta scusa un imprevisto dovuto alla foratura del pneumatico della macchina che li conduceva, rimandando l’appuntamento dell’intervista dopo la conferenza alla quale avrebbe preso parte”. Aggiunge Francesco. “Ci ritiriamo a casa, dopo un pomeriggio di aspettare e di aspettative violate, tenendoci pronti per fiondare sulla Koll non appena fosse stato possibile. Ma, delusione delle delusioni, alle 23 lo stesso Salvatore Giardina mi contatta informandomi che era saltato tutto, l’ex attrice era andata a cenare e l’intervista era stata rinviata a domenica mattina. Nel giorno prefissato, invece, con nostro grande stupore e delusione, la protagonista di ‘Linda e il brigadiere’ in barba alla serietà e alla tanta ventilata conversione, non si era certamente convertita alle buone maniere e infischiandosene dei nostri sacrifici e dell’impegno preso se ne era andata col suo autista alla 8 di mattina”. Durissimo anche Salvatore Giardina che osserva: “Non ha avuto rispetto del prossimo e del lavoro altrui. Sarebbe servito pochissimo tempo per un’intervista di appena 2 minuti. Prima di ostentare e sciorinare misticismo, sarebbe il caso che la Koll si impegni ad essere una persona seria che rispetti le persone”.