
“A seguito della nota, che peraltro aveva creato allarme diffuso nel territorio nisseno, – racconta Pignatone – mi sono subito interfacciato con i dirigenti dell’Asp, i quali mi hanno rassicurato dicendo che non è loro volontà declassare l’ospedale Raimondi ma che, anzi, prevedono a breve di attuare delle manovre finalizzate al suo potenziamento”. E subito dopo, dal Distretto CL1 presidi ospedalieri riuniti, è arrivata un’integrazione in cui si precisa che ‘vanno sempre assicurati gli interventi urgenti e indifferibili’ e, soprattutto, che ‘rimane invariato l’assetto strutturale organizzativo del presidio ospedaliero Maddalena Raimondi di San Cataldo’.
“Ho reputato fosse fondamentale fare chiarezza, – conclude il parlamentare Cinquestelle – ma adesso è necessario che le istituzioni preposte, dall’Asp di Caltanissetta all’Assessorato regionale della Salute, si esprimano chiaramente su quali sono gli assetti previsti per i nostri presidi ospedalieri. Quanto accaduto nelle regioni maggiormente colpite da questa emergenza, deve servire da lezione per tutto il Paese, la sanità pubblica deve essere assolutamente tutelata e rafforzata”.