Mussomeli – Nonostante la siccità da marzo tutti al verde, senza un becco di un quattrino. Il Bancomat della Posta di viale Peppe Sorce è da ormai tre mesi è fuori servizio e gli utenti sono inferociti. Da settimane riceviamo segnalazioni sempre più frequenti e pressanti da parte di cittadini irritati per questo disservizio che dura da tanto, troppo tempo. Bocche cucite dall’Ufficio della “strada nuova” che non possono rilasciare dichiarazioni. L’Atm è vetusto ha oltre 25 anni e riparalo non sarebbe nè facile e neppure conveniente. Secondo quanto è trapelato l’Ufficio di Mussomeli avrebbe fatto richiesta di sostituzione e sarebbe in attesa che dall’amministrazione centrale inviino la nuova apparecchiatura. Intanto sempre più persone sono spazientite. ‘”Mi tocca pagare le commissioni o aspettare la fila per un semplice prelievo – spiega un cliente – se poi ho necessità di liquidità fuori dall’orario in cui l’ufficio postale è chiuso, non ho scelta. Se non ovvieranno il problema a breve, smetterò di essere cliente”. E sono tantissimi coloro che stanno meditando di abbandonare le poste e portare i propri soldi altrove. La filiale di Poste Italiane dotata di bancomat più vicina si trova ad Acquaviva. Inoltre questo ATM, in posizione strategica, è utilizzato da utenti dei paesi vicini, dai clienti che si recano nel mercato settimanale e da turisti. Il guasto comporta anche un freno ai consumi e all’economia locale. Nell’ennese un disservizio simile è perdurato un anno. Se dovesse succedere lo stesso ci sarebbe un esercito di transfughi. Qui, invero, la clientela è sul piede di guerra e ogni giorno fa le proprie rimostranze all’incolpevole personale dell’Ufficio di Mussomeli che e oltre il danno deve subire la beffa: da quando il bancomat è fermo, infatti, lavoro è raddoppiato e la gente, legittimamente esasperata, lamenta di dover attendere di più per avere meno.