Mussomeli – Prima nelle auto tenute in conto vendita e poi nel vano del contatore dell’acqua. Questi sarebbero stati alcuni dei nascondigli della droga che una presunta organizzazione di trafficanti di droga nel Vallone avrebbe utilizzato. In particolare sarebbe stato il presunto capo del gruppo, il cinquantenne nisseno Antonio Maniscalco, a nasconderla dapprima nelle auto avute in conto vendita. In particolare all’interno di una Fiat Panda di colore bianco che poi è stata ceduta. L’utilitaria era parcheggiata in via Foscolo, a Mussomeli. Poi il sospetto capo avrebbe deciso di utilizzare come nascondiglio per la “roba” la nicchia del vano contatore dell’acqua, all’esterno della sua abitazione. Tutti passaggi che i carabinieri avrebbero documentato attraverso intercettazioni ambientali. E un giorno, era il pomeriggio del 17 giugno di tre anni fa, i carabinieri, in borghese, hanno prelevato in fretta e furia un carico di droga da quell’incavo del contatore d’acqua. Dentro v’erano due involucri. Poi, analizzata in laboratorio, la sostanza sarebbe risultata cocaina pura quasi al sessantacinque per cento e, nel secondo pacchetto, era meno raffinata. Con quella sostanza si sarebbero potute confezionare qualcosa come centocinquanta dosi. E Maniscalco sarebbe andato su tutte le furie nel momento in cui si sarebbe accorto che la “neve” era sparita. E insieme al quarantaseienne mussomelese Federico Lo Manto, in quel momento con lui, avrebbero ritenuto che qualcuno l’avesse rubata. Sono altri passaggi che sono emersi tra le pieghe dell’operazione dei carabinieri che nei giorni scorsi si è conclusa con quindici arresti, di cui quattordici in carcere e uno ai domiciliari, per il reato associativo finalizzato allo spaccio di droga e singoli episodi di smercio. Una miriade, oltre duecentoventi tra Mussomeli ma anche a Campofranco, Sutera, Acquaviva , Villalba e nell’Agrigentino. E il blitz ha interessato, oltre a Maniscalco e Lo Manto, anche Antonella Alotta, 33 anni di Mussomeli compagna di Maniscalco; Paolo Bellino, 23 anni di Mussomeli ma abitante a Casteltermini; Antonino Lattuca, 42 anni di Campofranco; Filippo Fabrizio Aiello, 44 anni di Misterbianco; Calogero Giuseppe Malta, 48 anni di Sutera; Calogero Grimaldi, 31 anni di Casteltermini; Rosario Lo Re, 22 anni di Casteltermini; Antonio Puma, 42 anni di Favara; Francesco Di Bernardo, 47 anni di Casteltermini; Luca Calogero Lauricella, 60 di Favara; Gino Gueli, 34 anni di Aci Castello; Eros Doria, 39 anni di San Cataldo; e Ahmed Atia 30 anni abitante a Mussomeli, il solo agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico.
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