Caltanissetta – Un po’ come Bonnie e Clyde. Sì due giovani sospetti rapinatori in trasferta. Una coppia con lei, donna gelese, che avrebbe preso parte alla violenta azione.
Una banda quella che avrebbe agito, due quali peraltro rimasti nell’ombra, che avrebbe preso di mira un paio di malcapitati.
È nel capoluogo lombardo che la rapina è stata messa a segno. La giovane donna gelese avrebbe agito con un compagno, di origine marocchine.
E avrebbero costretto due ragazzi a consegnare loro un cellulare dopo averli pure malmenati. Già perché il quartetto avrebbe fatto ricorso alle maniere estremamente forti pur di appropriarsi di quel telefonino.
È attraverso testimonianze e indagini lampo che poi gli agenti di polizia sono riusciti a risalire alla presunta identità di due dei sospetti rapinatori. Già perché soprattutto la ragazza gelese sarebbe stata presa in qualche modo con le mani in pasta. Mentre – secondo la tesi accusatoria – stava tentando di disfarsi del bottino.
Ma sono state poi le stesse vittime di aggressione a riconoscere i presunti. E la giovane gelese, dopo l’udienza di convalida, è stata sottoposta poi ad obbligo di dimora a Gela perché madre di due figli.