Home Cronaca «Ricattava e non pagava gli operai», imprenditore condannato per estorsione

«Ricattava e non pagava gli operai», imprenditore condannato per estorsione

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Caltanissetta – Non soltanto non gli avrebbe dato il becco di un quattrino, ma li avrebbe pure minacciati. Questo lo scenario a carico di un imprenditore che è stato chiamato in giudizio.

E per lui è arrivata anche la condanna. Piovuta sul capo dell’impresario gelese Salvatore Migliore finito sotto processo per rispondere di estorsione ai danni dei suoi operai.

Ed è stato condannato a cinque anni e otto mesi di reclusione – la richiesta dell’accusa è stata più pesante – per i ricatti a cui avrebbe sottoposto i suoi dipendenti senza pagarli, secondo la tesi della procura che ha retto al vaglio del giudice.

La vicenda è venuta a galla nel momento in cui alcuni operai hanno deciso di dire basta e di raccontare tutto agli inquirenti.

E al momento della denuncia avrebbero riferito diversi particolari, compreso una presunta richiesta d’incaricare qualcuno per un incendio che lo stesso imprenditore avrebbe voluto commissionare per vendicarsi di un artigiano che non si era presentato nella sua azienda.

Gli stessi operai si sono costituiti parte civile nei confronti del loro datore di lavoro e hanno ottenuto dal giudice il diritto a ricevere un indennizzo da parte dello stesso imputato da stabilire in un successivo giudizio di natura civile.

La difesa, dal canto proprio, ha sempre respinto il teorema accusatorio imputando la questione solo a difficoltà dettate dalla crisi legata alla pandemia. Tesi che il giudice non ha condiviso.

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