Caltanissetta – Sarà una perizia a stabilire se l’anziana, al momento della rapina, sia stata capace d’intendere e di volere. Perché lei stessa, dopo l’azione, avrebbe riconosciuto in foto segnaletiche i due sospetti autori.
È stato il tribunale a disporla nei confronti di un’adesso settantanovenne , che due anni e mezzo fa è stata rapinata in casa da due sconosciuti.
Autori di quel raid sarebbero stati, per l’accusa, i trentatreenni Andrea Iacona – assistito dagli avvocati Giuseppe Dacquì e Giuseppe Panepinto – Salvatore Samparisi – assistito dall’avvocato Salvatore Alfano – sotto processo per rispondere di rapina aggravata in concorso. In più il solo Samparisi è chiamato in causa pure per uno scippo messo a segno qualche giorno dopo.
I due avrebbero fatto irruzione in casa della donna approfittando del fatto che avesse lasciato la porta un po’ aperta perché stava annaffiando piante.
Una volta all’interno i due hanno immobilizzato la vittima, tappandole pure la bocca per evitare che potesse gridare così da richiamare l’attenzione di qualche vicino. E l’avrebbero pure minacciata avvertendola che, nel caso in cui si fosse messa ad urlare, l’avrebbero uccisa.
Uno di loro s’è occupato di tenere immobilizzata l’anziana, mentre l’altro s’è messo a frugare per casa arraffando oggetti d’oro e 400 euro in denaro contante.
Prima di uscire di scena hanno chiuso la malcapitata in bagno e, poi, sono scappati via. Soltanto allora è scattato l’allarme e la caccia ai due rapinatori.
La stessa pensionata, poi, in questura, avrebbe riconosciuto in foto segnaletiche i due sospetti autori aggiungendo pure che uno due, il giorno prima, l’avrebbe avvicinata al supermercato per chiederle se vivesse da sola in casa.
Ora il tribunale ha disposto la perizia per verificare se l’allora settantaseienne sia stata pienamente lucida nel momento in cui ha individuato, in foto, i due sospetti rapinatori.