Caltanissetta – Tra messa alla prova e patteggiamenti avevano quasi tutti definito la loro posizione. Erano stati sette in tutto i coinvolti in questa inchiesta per una catena di furti in abitazioni, chiese e scuole. Un ultimo, invece, ha chiuso adesso il suo conto con la giustizia per questa parentesi processuale.
È il venticinquenne nisseno, Alessio Pio Raul Naselli – assistito dall’avvocato Massimiliano Bellini – che è stato chiamato a rispondere di furto aggravato e ricettazione. E l’accusa ne ha chiesto la condanna a due anni e quattro mesi.
Per quanto riguarda quest’ultimo capo d’imputazione è stato giudicato non colpevole, mentre in relazione ai furti è stato condannato a sei mesi di reclusione.
L’accusa di ricettazione è legata alla compravendita di uno strumento musicale, in particolare un basso a tuba, e di alcuni candelabri, tutto rubato al liceo musicale «Vincenzo Bellini» di Caltanissetta. Naselli, secondo i pm, il 6 maggio di tre anni fa , sarebbe intervenuto come intermediario per piazzare la refurtiva.
Per quanto riguarda i due furti a lui contestati, uno è stato messo a segno il 29 agosto del 2020 all’abbazia Santo Spirito da dove sono stati presi pluviali di rame.
Il secondo episodio, invece, avvenuto il 13 settembre sempre di tre anni addietro, è legato al furto di monetine da distributori di snack e bevande sistemati nei locali del centro raccolta rifiuti di contrada Cammarella, a Caltanissetta.
Queste le contestazioni che sono state mosse a Naselli che per questa vicenda nel febbraio dello scorso anno è stato arrestato. Qualche giorno dopo il gip gli ha concesso di lasciare il carcere per andare ai domiciliari.
In quell’operazione di polizia sono stati sette in totale i coinvolti – tra loro anche due donne – chiamati in causa, a vario titolo, per qualcosa come tredici furti. E chiese e scuole, a quel tempo, erano chiuse per via del lockdown scattato per l’emergenza pandemica.