È a quel sistema noto come «cavallo di ritorno» che avrebbero fatto ricorso per tentare di spillare soldi a un giovane. Ma è andata male. Così due “baby estorsori” sono stati arrestati dai carabinieri della compagnia Palermo San Lorenzo. Li hanno presi con le mani in pasta. I due minorenni avrebbero rubato un ciclomotore a un ventenne e poi lo avrebbero contattato pretendendo 500 per la restituzione del mezzo. Ma il ragazzo, piuttosto che cedere al ricatto s’è presentato ai carabinieri per denunciare la questione. Così è stata preparata la trappola per i due ragazzini. Che hanno sì incassato il denaro. Ma appena preso sono stati fermati dai carabinieri e arrestati per estorsione. Gli arresti sono stati poi convalidati dal giudice per le indagini preliminari del tribunale per i minorenni di Palermo ed i due sono stati rinchiusi all’istituto penale per i minorenni «Malaspina», mentre il ciclomotore e i soldi sono stati restituiti alla vittima. Nella vicenda sono entrate anche due ragazze che avrebbero fatto da intermediarie tra la vittima delle richieste di denaro e due estorsori. E per loro è arrivata la segnalazione alla procura.