San Cataldo – Pio Vincenzo Ferrara, titolare del noto locale Arte Caffè, non riesce a capacitarsi del perché di un’accusa così grave nei suoi confronti. Del perché sia stato preso di mira, senza nessun fondamento, anche perché dalle riprese delle telecamere del suo locale si vede, senza ombra di dubbio, che l’azione verso l’animale tutto è tranne maltrattamento. Come egli stesso chiarisce, sfruttando lo stesso strumento dell’accusatore, su faceboook affida la sua accorata difesa al giudizio di chi lo conosce come persona e come onesto lavoratore: “In questi giorni, dice, girano dei commenti sulla mia persona a cui vorrei porre la mia versione. Domenica sera, intorno alle 20:35 e, come al solito dopo aver fatto visita a mia madre, torno a lavorare. Entrando nel locale, una coppia con un bambino mi prega di far spostare un grosso cane perché il bambino ha paura. Cerco di farlo spostare ma non mi viene facile, così, l’istinto mi porta a prendere un piccolo break che si usa per montare il latte e lo riempio d’acqua tiepida. Mi avvio fuori dove il cane ostruiva anche il passaggio dei camerieri oltre che delle persone. Butto un po’ d’acqua e il cane d’improvviso si rianima. Come se avesse riconosciuto in me il suo padrone. Mi faccio seguire e lo porto fuori dalla portata delle persone, sotto le scale. Gli dico cuccia e il cane mi ascolta. Ritorno a lavorare come ogni sera. Questo è l’accaduto a cui seguiranno i video. Così chi mi vorrà giudicare potrà farlo con coscienza. Però per favore non minacciate di morte, di chiusura del locale, anche perché, all’interno di esso ci lavorano 14 collaboratori, molti con figli. Che c’entrano loro? Ammesso che c’entri qualcosa io, appena pubblicherò il video vedrete che sono stato preso di mira per ottenere qualche like. Oggi si ragiona così! A costo di farsi mettere un like in più siamo disposti a tutto, anche a rovinare la reputazione e distruggere una persona”. In effetti, dai video pubblicati su facebook da Pio Vincenzo Ferrara il sentimento comune, di chi lo conosce e di chi vede che non c’è maltrattamento, è uno solo: Sdegno . Sdegno di chi ha voluto o per lo meno ha tentato di diffamare, per un’azione non vera, una persona.