Caltanissetta – La vittima del presunto sequestro di persona non li conosce neanche. Il riferimento è ai due presunti mandanti di questa azione.
A sostenerlo è stato lo stesso ex steward che sarebbe stato al centro di una sorta di sequestro di persona per spillargli soldi. Questa, almeno, è la contestazione.
E secondo la tesi accusatoria i presunti mandanti sarebbero stati il quarantunenne Matteo Allegro e il quarantenne Marco Angotti – difesi dagli avvocati Dino Milazzo e Sergio Iacona) – suo ex collaboratore.
Entrambi accomunati da un’unica imputazione, ossia estorsione aggravata dai metodi mafiosi. L’originaria contestazione di sequestro di persona è poi caduta.
Parte civile nei loro confronti è il quarantunenne, Vincenzo F. – assistito dall’avvocato Alfredo Danesi – ex steward della compagnia aerea Ryanair.
Secondo gli inquirenti, una sera di settembre di dodici anni addietro, l’ex steward sarebbe stato prelevato a forza da una festa per essere tenuto in casa, una notte intera, per convincerlo a consegnare il denaro che teneva in casa.
Ma in tal senso, adesso, è saltata fuori una testimonianza da parte di una presunta teste oculare, la cui ricostruzione, però, striderebbe con quanto emerso finora.
Da qui, da parte della procura generale, la richiesta di un faccia a faccia tra la stessa testimone e la parte civile costituita.