vILLALBA – C’è il “siccagno” di Villalba tra gli appuntamenti con i presidi biologici slow food in Piemonte. A Porta Torino di Asti in particolare. Lì, tra le colline di alto e basso Monferrato.
E il presidio valorizzerà non l’antico e saporitissimo pomodoro, ma anche i trasformati come la passata, gli essiccati ed i concentrati, “l’astrattu” nel dialetto siciliano, partendo da una materia prima di altissima qualità figlia di estati torride ma che garantiscono livelli di assoluta eccellenza.
E, tra l’altro, un produttore biologico villalbese metterà pure a disposizione i suoi semi per la coltivazione a “siccagno”- della produzione tipica nei comuni e nei territori della valle del torrente Bilìci, da Valledolmo a Marianopoli abbracciando le province di Palermo e Caltanissetta. E taluni si coltivano senza alcuna irrigazione.
«E in questi terreni ricchi di potassio nascono e crescono pomodori particolarmente dolci»- è stato sottolineato da coloro che curano questi presidi biologici slow food
«Unici – hanno aggiunto – come altri prodotti tipici di queste aree dalle estati caldissime e secche, a cominciare dal grano e poi fave e legumi… basti pensare alla lenticchia di Villalba».