Caltanissetta – Niente libertà per un pensionato accusato di avere tentato di approfittare di un ragazzino. Il diniego è arrivato dal tribunale.
Così un sessantasettenne nisseno – del quale si omettono volutamente le generalità a tutela del minorenne – resta rinchiuso nel carcere di Enna
È in cella su ordinanza di custodia cautelare a firma del gip di Caltanissetta, Valentina Balbo, perché accusato di violenza sessuale, peraltro aggravata per la giovanissima età dell’adolescente che avrebbe subito le sue particolari attenzioni.
Ma d’altronde le condizioni avrebbero impedito che il pensionato – assistito dall’avvocato Calogero Buscarino – potesse lasciare il carcere per andare ai domiciliari.
Già, perché vive nello stesso stabile del minorenne e, peraltro, può accedere da casa sua passando per un cortile interno.
Ed è così, infatti, che nella tarda mattina del 16 gennaio scorso, il sessantasettenne, passando per quel cortile interno, ha bussato alla finestra di casa del ragazzino che non ha esitato più di tanto ad aprire, avendo riconosciuto in lui un vicino di casa.
Anche perché il quindicenne viveva in quell’appartamento da appena tre giorni. Una Volta dentro, l’altro, avrebbe allungato le mani sul minorenen che lo ha cacciato vai da casa in malo modo. Poi, impaurito, ha raccontato la storia a un altro vicino.
In breve quella storia ha fatto il giro del palazzo e qualcuno, tra gli abitanti, ha avvertito i carabinieri.
Già nell’immediato l’anziano ha ammesso le sue responsabilità – pur spiegando di non avere osato più di tanto – spiegando che aveva bevuto un po’ di vino e l’alcol gli avrebbe un po’ annebbiato le idee.