Caltanissetta – È con il rito abbreviato che hanno chiesto di essere giudicati. I loro nomi vanno ad aggiungersi a quelli di coloro che già hanno optato per questa soluzione processuale.
Così nel procedimento legato all’inchiesta dei carabinieri “Ika Rima”, almeno per quel che riguarda questa tranche. Non la sola che ha preso corpo dall’indagine antidroga che ha dato scacco a una presunta rete di trafficanti di stupefacenti, tutti stranieri.
Gli ultimi, in ordine di tempo, a orientarsi su questa scelta sono stati il quarantunenne Cross “Felix” Agbai e il ventoinovenne John Wilson di 29 anni – assistiti dagli avvocati Laura Alfano Emilio Buttigè – entrambi nigeriani
Così come dello stesso Paese africano sono gli altri sei imputati che in precedenza hanno scelto l’abbreviato, ossia il trentaquattrenne Charles Uwagwu, il ventiquattrennne Wisdom Monday, il ventottenne Shadrach Obodo, il ventinovenne Future Samson, il quarantacinquenne Joseph Uvwo e il ventitreenne Christian Monday – difesi dagli avvocati Laura Alfano, Salvatore Virciglio, Salvatore Baglio, Giuseppe Sodano, Piero Patti e Giuseppe Orlando – chiamati a difendersi dalle accuse, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e singoli episodi di spaccio. In particolare cocaina, hashish, eroina e marijuana le sostanze che avrebbero piazzato sul mercato della tossicodipendenza.
Dei coinvolti in questa inchiesta, alcuni – quattro più in dettaglio – hanno scelto il rito immediato, altri sono già in ordinario e altre posizioni ancora sono state stralciate perché sono a tutt’oggi irreperibili.
Sono stati sedici gli arrestati nel blitz dei carabinieri scattato nel giugno dello scorso anno, quattordici dei quali di nazionalità nigeriana e due nisseni che sono accusati di singoli episodi di spaccio .
