Riesi – Chiusa l’inchiesta per un omicidio. Che s’è consumato nel febbraio dello scorso anno nelle campagne alla periferia di Riesi.
La vittima è il trentottenne, anch’egli di Riesi, Salvatore Fiandaca. Lo hanno ucciso, sembrerebbe per questioni di droga, con tre colpi di fucile il 13 febbraio di un anno fa.
L’inchiesta che ne è derivata – quella adesso chiusa – ha coinvolto cinque riesini, ossia il ventisettenne Loris Cristian Leonardi, il trentunenne Pino Bartoli, il ventenne Giuseppe Antonio Santino inteso «Lucignolo», il trentacinquenne Gaetano Di Martino e il trentenne Michael Stephen Castorina – difesi dagli avvocati Danilo Tipo, Carmelo Terranova, Giovanni Maggio, Vincenzo Vitello, Michele Ambra, Angelo Asaro E Ivan Trupia – e ognuno di loro, secondo la procura, avrebbe rivestito un ruolo bel preciso.
Leonardi, secondo i magistrati, si sarebbe occupato di procurare il fucile che poi Castorina – sempre per gli gli inquirenti – avrebbe imbracciato per fare fuoco contro la vittima.
Gli altri – è la tesi accusatoria – avrebbero accompagnato i presunti killer e fornito appoggio logistico per la missione di morte.
A carico dei cinque la procura ha ipotizzato i reati di omicidio aggravato dalla premeditazione e porto di armi, riferito al fucile utilizzato per sparare a Fiandaca.
Per l’accusa il delitto sarebbe maturato in ambienti di droga. Contrasti che sarebbero sorti – è la ricostruzione dei pm – in quel vuoto che la criminalità organizzata avrebbe lasciato in questo settore, nella zona in questione.