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Unione dei Comuni delle Madonie, due centri del Vallone ne entrano a far parte

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Villalba – Due centri del Vallone, Vallelunga e Villaba, entrano nell’unione dei Comuni delle Madonie. Al loro fianco, sempre per la provincia nissena, anche Resuttano. In totale sono adesso ventisei i comuni che accoglie quella che rappresenta la più grande unione del Paese.

Allargamento del fronte, con l’ingresso di altri otto comuni, che da qualche parte – in particolare dalla costituente per le Madonie e l’Imera – è stato visto anche con un po’ di scetticismo perché si tratta di centri, alcuni anche molto distanti tra loro, e con vocazioni economiche non esattamente coincidenti. In sostanza un soggetto ancora in cerca di una vera identità, secondo i timori avanzati da chi teme un rischio di ingovernabilità.

Qualche criticità in tal senso – secondo lo stesso punto di osservazione un po’ scettico – sarebbe già emersa quando il numero dei comuni era ancora inferiore. A cominciare già dal raggiungimento del numero legale in occasione dei consigli, anche non in presenza, così come avveniva ai tempi della pandemia. E, in questa visione, l’allargamento ad altri comuni, per i più dubbiosi , finirebbe per complicare ancor più la situazione.

Secondo intenti l’unione dovrebbe presto rivestire il ruolo di organismo pubblico, così da gestire in maniera diretta ogni fase, sotto tutti i profili – tecnico, amministrativo e finanziario – guardando allo sviluppo del territorio e alle politiche utili a fare da volano per l’economia.

Come dire più voce per interloquire sia con la Regione che con il governo nazionale in maniera tale da ridurre il divario che le aree interne pagano in termini di servizi e infrastrutture.

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