Vallelunga Pratameno – In cella era e lì rimane. Restano serrate le porte del carcere per un pensionato dell’area del Vallone arrestato un mese e mezzo fa dai carabinieri per avere sparato contro un vicino di casa.
Niente scarcerazione per il settantenne di Vallelunga, Loreto Grasso – assistito dalle avvocatesse Agata Maira e Martina Petrantoni – anche dopo il passaggio al «Riesame».
Lo stesso tribunale – presieduto da Andrea Catalano – ha rigetto la richiesta avanzata dalla difesa che, peraltro, ha pure proposto la derubricazione del capo d’imputazione più grave, ossia il tentato omicidio, in lesioni.
Richiesta, questa, che i legali hanno fondato sul tipo di ferita provocata dal colpo di pistola sparato dall’indagato e che avrebbe raggiunto il vicino, l’operaio cinquantatreenne Paolo P., a un ginocchio. Per cui, secondo la difesa, chiaramente non vi sarebbe stata intenzione di uccidere.
I fatti in questione risalgono alla sera del 19 luglio scorso. Quando dopo l’ennesima discussione tra i due, il settantenne sarebbe uscito davanti la porta di casa impugnando una pistola.
E per due volte avrebbe premuto il grilletto, ma l’arma s’è inceppata ed è partito un solo colpo che ha raggiunto l’altro a una gamba.
Il ferito è stato subito soccorso dagli operatori di un’ambulanza e poi, in elisoccorso, è stato trasferito all’ospedale Civico di Palermo.
Lui, il feritore, invece, s’è rintanato in casa per un po’. Ma poi, braccato, si è consegnato ai carabinieri che lo hanno arrestato.
E la procura di Caltanissetta, nell’autorizzare il provvedimento restrittivo poi convalidato dal gip, gli ha contestato le ipotesi di tentato omicidio, ricettazione e porto abusivo di arma da fuoco e lesioni aggravate.