Caltanissetta – Rischia otto anni di carcere. Tanti ne ha chiesto la procura nei suoi confronti perché accusato di avere abusato di una conoscente.
È la proposta di condanna che la procura ha avanzato nei confronti di un sessantasettenne, un dipendente postale – difeso dall’avvocatessa Maria Francesca Assennato – al quale il pubblico ministero gli ha contestato le ipotesi di violenza sessuale continuata, atti persecuori e lesioni personali.
Reati che si sarebbero consumati ai danni di una donna sessantacinquenne – assistita dall’avvocato Massimiliano Bellini – anch’ella nissena, che si è costituita parte civile nel procedimento che ne è poi derivato.
Così nei confronti del presunto “marito molesto” il cui nome è stato al centro di più denunce-querele da parte di lei.
Quattro, in particolare, quelle che sarebbero state presentate per abusi sessuali che la donna avrebbe subito, due delle quali nella stessa giornata. Una prima sei anni fa e qualche ora dopo lei s’è presentata nuovamente ai carabinieri. Una terza querela è arrivata un mese dopo e poi un’altra ancora.
Nel frattempo l’uomo è stato raggiunto da un provvedimento di ammonimento del questore. Ma nonostante tutto – sempre secondo il racconto della donna – nulla sarebbe cambiato. La situazione sarebbe rimasta immutata.
Fin qui l’accusa. Perché il sessantasettenne, dal canto proprio, ha sempre respinto a muso duro le accuse mosse a suo carico.