Caltanissetta – Colpevole di un accoltellamento. Così è stato riconosciuto in via definitiva. E adesso è stato chiamato a saldare il suo sospeso con la giustizia.
È il ventiseienne Damiano Cosimo Lombardo, condannato in via definitiva per tentato omicidio e adesso arrestato per scontare la sua condanna.
In carcere dovrà restare due anni e dieci giorni. Questo è il residuo della pena che gli è rimasto da scontare e che ha fatto scattare l’ordine di carcerazione.
La condanna è legata a una violenta rissa tra giovani, con accoltellamento, che è scoppiata la notte del 10 dicembre di cinque anni fa nel piazzale di una stazione di servizi di viale della Regione, zona frequentatissima e, peraltro, a poche centinaia di metri dal palazzo di giustizia di Caltanissetta.
Quella notte, a più riprese, due fazioni contrapposte sarebbero venute alle meni. L’ultimo atto s’è poi consumato in quello spiazzo.
E nella bagarre, secondo la tesi accusatoria che ha retto in tutti i gradi del giudizio, Damiano Cosimo Lombardo – assistito dall’avvocato Antonio Impellizzeri – avrebbe tirato fuori in coltello.
Da lì a poco avrebbe sferrato un fendente che avrebbe raggiunto al fianco un trentunenne – nella duplice veste di parte civile e imputato – che a sua volta è stato processato per rissa, ma è stato poi assolto. Sì perché alla fine in cinque, sono finiti sotto processo – in procedimenti separati – sull’onda di quella furibonda lite, con solo due cugini chiamati a rispondere di tentato omicidio, gli altri solo di rissa.