Delia – È sul web che l’avrebbero adescata. Secondo la tipica metodologia dei pedofili. Così avrebbero agganciato una ragazzina.
E adesso un ventisettenne di Delia e un trentacinquenne del Vicentino sono stati arrestati dai carabinieri su ordinanza di custodia cautelare chiesto dalla procura torinese.
È dalla denuncia della madre della ragazzina, che s’è presentata ai carabinieri, che sono partite le indagini. Era il settembre dello scorso anno.
Più in dettaglio in questo caso uno dei due indagati si sarebbe finto in un primo momento donna, così sarebbe iniziata una conversazione con la minore attraverso la chat di un gioco online.
Così i due, in un secondo momento, avrebbero iniziato a conversare su whatsapp. E l’indagato avrebbe conquistato la fiducia della bambina riempiendola di complimenti e rassicurazioni.
Da li a poco le avrebbe chiesto fotografie e video intimi di lei e del fratellino più piccolo. Copione che s’è ripetuto con l’altro indagato.
Già nel dicembre dell’anno scorso uno degli indagati è stato individuato e perquisito. Gli sono stati sequestrati un telefono cellulare che conteneva un ingente quantitativo di materiale pedopornografico e conversazioni su WhatsApp e Telegram ritenute «di interesse investigativo».
A quel punto, toccando diverse aree del territorio italiano, i carabinieri hanno effettuato dodici perquisizioni. Sono stati sequestrati telefonici e pc che i militari stanno adesso passando ai raggi X.