Home Cronaca Agenti polpen aggrediti in carcere, volevano  nascondere cellulari

Agenti polpen aggrediti in carcere, volevano  nascondere cellulari

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Caltanissetta – Agenti polpen aggrediti all’interno del carcere. Una sorta di rivolta scattata nel cuore della struttura. A ufficializzarlo è stato il sindacato Sinappe.

Motivo scatenate dell’assalto – secondo la stessa firma sindacale – sarebbe stato il tentativo di nascondere alcuni telefoni cellulari che in qualche modo sarebbero riusciti a entrare nella casa di reclusione di San Cataldo, in piazza Marconi.

È durante un controllo che sarebbe scattata quell’improvvisa aggressione . Una operazione di routine. Ma improvvisamente si sarebbe scatenata l’ira dei detenuti.

È con bastoni e mazze improvvisate che li avrebbero assaliti, per poi barricarsi dentro la stanza dove sarebbero stati nascosti i telefonini.

Alla fine gli agenti di polizia penitenziaria sono riusciti a mettersi in salvo ma alcuni di loro sarebbero rimasti feriti.

Tant’è che s’è reso necessario ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale per ferite, prevalentemente, al volto.

Sarebbe il primo episodio del genere, almeno nel recente passato, registratosi nella casa di reclusione di San Cataldo.

«Gli aggressori hanno portato a termine un segno criminoso per tentare di occultare ed evitare il ritrovamento del telefonino che, comunque, è stato sequestrato immediatamente dopo», ha spiegato il responsabile della firma sindacale che ha denunciato la vicenda,  Rosario Di Prima.

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