Mussomeli – Dietro la calma apparente e la patina opulenta del paese, c’è un diffuso substrato di disperazione, disagio e povertà. Lo testimonia l’appello disperato della famiglia Scarlata che, da qualche anno a questa parte, versa in gravissime condizioni di indigenza. Sono Gera, Rosalia, Mariella e Mario, i quattro fratelli di età compresa fra i 40 e i 50 anni che, per quanto disponibili a lavorare, si ritrovano, ad oggi, senza alcun sostentamento per (soprav)vivere. “Ci stanno staccando la luce, non abbiamo i soldi per pagare la bolletta e neanche di che mangiare“. Sono andati avanti così, alla meno peggio, fra il Banco Alimentare e una prestazione di servizio nell’ambito del Reddito d’Inclusione che, da quanto riferisce Gera, la portavoce della famiglia, “non è ancora stata retribuita da chi di dovere”. Una situazione disperata che ha minacciato di virare verso il peggio. Scongiurato solo per l’intervento propizio di qualche passante. E, che si è pesantemente aggravata quando è venuto a mancare il padre, tre anni fa, onesto magazziniere presso una nota attività commerciale del paese. “Mio padre ha lasciato una famiglia unita“, singhiozza Gera, “e dignitosa. Se cose spiacevoli sono successe, dopo, è stata per via di terze persone che si sono messe di mezzo rovinando la quiete familiare“. I fratelli Scarlata hanno perso la mamma da venticinque anni, uno dei fratelli ha lavorato come muratore e, per complicanze burocratiche legate ad un altro componente della famiglia, non hanno potuto usufruire di alcuna agevolazione. “Ci sentiamo abbandonati, è come se tutti ci avessero voltato le spalle. Cerchiamo solo un lavoro“. Di seguito il numero di Gera Scarlata per chi volesse fare un’offerta di lavoro o dare un sostegno 329. 3458493.
